Inibitori della tirosin-chinasi BCR-ABL: necessità di screening per il virus dell’epatite B nei pazienti prima del trattamento a causa del rischio di riattivazione dell’infezione da HBV
In accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), i Titolari di AIC degli inibitori della tirosin-chinasi BCR-ABL ( Imatinib, Dasatinib, Nilotinib, Bosutinib, Ponatinib ) hanno infomato informato gli operatori sanitari di quanto segue: si sono verificati dei casi di riattivazione del virus dell’epatite B ( HBV ) in
pazienti portatori cronici di HBV, dopo la somministrazione di inibitori della tirosin-chinasi ( TKI ) BCR-ABL. Alcuni casi di riattivazione di HBV hanno determinato insufficienza epatica acuta o epatite fulminante, che hanno portato a trapianto di fegato o a esito fatale.
Raccomandazioni:
• I pazienti devono essere sottoposti a test per la ricerca di infezioni da HBV prima di iniziare il trattamento con inibitori tirosin-chinasi BCR-ABL;
• E’ necessario consultare medici esperti in patologie epatiche e nel trattamento dell’epatite B, prima di iniziare il trattamento in pazienti positivi ai test sierologici per HBV ( inclusi quelli con la malattia in fase attiva ) e, durante il trattamento, in quei pazienti che risultino positivi per infezioni da HBV;
• E’ necessario monitorare con particolare attenzione i pazienti portatori di infezione da virus HBV che richiedono trattamento con inibitori della tirosin-chinasi BCR-ABL per segni e sintomi di infezione attiva da HBV per l’intera durata della terapia e per diversi mesi dopo la fine della terapia.
Razionale per le informazioni di sicurezza e raccomandazioni
Una recente revisione cumulativa di dati provenienti da studi clinici e dall’esperienza post-marketing ha evidenziato che la riattivazione del virus dell’epatite B può avvenire in portatori cronici di HBV dopo l’assunzione di inibitori della tirosin-chinasi
BCR-ABL.
Alcuni di questi casi includevano insufficienza epatica acuta o epatite fulminante, che hanno portato a trapianto di fegato o a decesso.
Queste segnalazioni indicano che la riattivazione dell’HBV può avvenire in qualsiasi momento durante il trattamento con inibitori della tirosin-chinasi.
Alcuni di questi pazienti presentavano una storia documentata di epatite B; per altri casi, non era noto lo stato sierologico al basale.
In seguito alla riattivazione di HBV è stato diagnosticato un incremento della carica virale o una sierologia positiva.
La riattivazione di HBV è considerata un effetto di classe dei farmaci ad azione inibitoria della tirosin-chinasi BCR-ABL,
sebbene, ad oggi, non siano noti il meccanismo e la frequenza della riattivazione di HBV durante l’esposizione. ( Xagena2016 )
Fonte: AIFA, 2016
Emo2016 Inf2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Le statine riducono il rischio di cancro al fegato nei pazienti con infezione cronica da HBV
La terapia con statine è risultata correlata a un rischio ridotto di carcinoma epatocellulare nei pazienti con epatite B cronica. C'è...
La terapia antivirale migliora la sopravvivenza nei pazienti con infezione da HBV e colangiocarcinoma intraepatico sottoposto a resezione epatica
L'impatto dell'infezione da virus dell'epatite B ( infezione da HBV ) sugli esiti dopo resezione del colangiocarcinoma intraepatico non è...
L'infezione da HBV e HCV associata ad aumentato rischio di malattia di Parkinson
E' stato riscontrato un sensibile aumento dei tassi di malattia di Parkinson nei pazienti con epatite B ed epatite C. Non...
Epatite C: efficacia della combinazione Ledipasvir e Sofosbuvir nei bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni e nelle persone con co-infezione HBV/HCV
Sono stati presentati i risultati di due studi di fase 2 che hanno valutato l’efficacia di Ledipasvir 90 mg /...
Linea guida: test per la ricerca del virus HBV prima di trattare i pazienti con infezione da virus HCV
Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America (...
La coinfezione HIV con HCV e HBV associata a rischio di linfoma non-Hodgkin
Uno studio ha mostrato che i pazienti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ), che ricevono terapia antiretrovirale...
Rischio di ri-attivazione dell’infezione da virus HBV durante il trattamento dell'epatite C con antivirali ad azione diretta
Il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha...
I pazienti positivi per infezione da HBV e HCV appaiono associati a rischi maggiori per il linfoma non-Hodgkin
In uno studio caso-controllo di ricercatori italiani nei pazienti con linfoma non-Hodgkin (NHL) è stato osservato un aumento del rischio...
Durata della risposta alla terapia con Entecavir nei pazienti HBeAg-negativi con infezione da virus HBV
La durata ottimale del trattamento con analogo nucleosidico o nucleotidico ( Nuc ) nei pazienti con antigene ( HBeAg )-negativi...